Home | Latest
Reviews | Latest Interviews
| Archive | Biographies
| Live Events | Live
Reports | Rock Girls | Hell
Links | Guestbook
| Forum
| Chat
| Audio Files | Explosion
Team | Contacts
|
|||||||||||||||
![]() |
Hollywood Killerz Official Web Site | ||||||||||||||
![]() |
|
||||||||||||||
Gli Hollywood Killerz hanno
mangiato tutta la sporcizia che si respira giù nei sobborghi di Torino,
città che partorisce figli del disagio a bizzeffe e che ora come
ora vanta forse la scena più pericolosa e rumorosa d'Italia. Ascoltando
"Hittin' The Star" senza precedentemente leggere il press kit
d'accompagnamento mi sono posto, più o meno in successione, le seguenti
domande: "Ho forse sbagliato dischetto, sono sicuro di non avere confuso
gli Hollywood Killerz con qualche nuovo disco fra quelli da recensire?",
"Se di Hollywood Killerz trattasi, chi l'ha visto Harry Kill Kill,
il loro singer?", "Se l'identità della band è corretta,
che è successo al loro glam metal di matrice losangelina?".
Risposte hai quesiti: questi sono i nuovi Hollywood Killerz, con nuovi membri,
con un nuovo sound e con lo stesso cantante, anche se Harry Kill Kill ha
davvero innestato la quinta ed ora la sua voce è davvero matura e
colossalmente cattiva, perchè se in "Back To Devastation Boulevard"
('99) dicevo che l'influenza di Taime Downe (Faster Pussycat) era più
o meno netta, ora affermo che quest'ultima è stata ben ricoperta
da un'attitudine nettamente più ruvida e grezza. Giù il cappello
ragazzi, questa mutazione genetico vocale di Harry mi aggrada, eccome se
lo fà (o come torinese suona: Dio fà!). E poi questa band
sembra ora rodata ed oliata alla perfezione, i suoni sono molto più
potenti e per certi versi moderni, l'anima è quella del vecchio punk,
senza dimenticare il glamour; elemento che i nostri portano da sempre avanti.
Gli Hollywood Killerz identificano il loro sound attuale con l'etichetta
"Hair Spray Punk", io sarei più propenso a fare precedere
il tutto dalla precisazione "100% Kick Ass", perché le
tre songs di "Hittin' The Star", l'hit "Lovecrash" su
tutte, hanno tutte le carte in regola per entrare nelle vene poco alla volta,
fare male e lasciare che la festa abbia inizio a spron battuto. Vedasi la
title track una song dalla velocità ribelle, dalla viziosità
sopraffina e dalle chitarre devastanti, con un l'assolo che fa centro al
mille per mille. "Lovecrash" è la scarica di adrenalina
pura, l'anthem che impone il "sing or die" di turno e "Somewhere
Out Of This Mind" sfodera il colpo di grazia per un lavoro che mi fa
estremamente ben sperare nell'attesa del full-lenght di debutto! Recensione realizzata da Rossi Bruno |
|||||||||||||||
Vote: 8 |